Junior

Scenario 1
Bullismo e cyberbullismo
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Scenario 2
intercultura e accoglienza
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Scenario 3
Ambiente e sviluppo sostenibile
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Scenario 4
Lingue straniere
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Scenario 5
Relazione, affettività, culture di genere
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Scenario 6
Cittadinanza, vivere in Europa
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Scenario 7
Disabilità e inclusione
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Scenario 8
Linguaggi artistici
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Scenario 9
Scienza, tecnologia e comunicazione
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Scenario 10
Digital citizenship e digital divide
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SCENARI

Proposte per la creazione di storie da utilizzare nel biennio della scuola secondaria di II grado

Indicazioni

Gli scenari qui proposti rappresentano delle idee tematiche a cui ispirarsi per la realizzazione di laboratori di scrittura collettiva di storie interattive; è sufficiente scegliere una delle dieci idee di partenza con cui avviare le attività. Le indicazioni di carattere generale, didattiche, organizzative e operative che seguono in calce sono valide per tutti gli scenari.

Scenario 1 – Bullismo e cyberbullismo

Creare una storia collettiva sul bullismo o sul cyberbullismo, analizzando insieme cosa significa sentirsi esclusi o emarginati; capire chi è il bullo e quali sono i suoi comportamenti, chi sono i suoi gregari; riflettere sul linguaggio della comunicazione interpersonale e svilupparne uno positivo, proattivo, inclusivo; riflettere sull’importanza di non escludere nessuno, sulle differenze come opportunità, sulle potenzialità di ciascuno; analizzare linguaggio e comportamenti sui social e nei gruppi di messaggeria; affrontare temi come la sicurezza online e il furto di identità; sviluppare strategie di inclusione, di sostegno per chi ne è vittima; ideare una storia che insegni a contrastarlo o suggerisca quali comportamenti evitare.

Scenario 2 – Intercultura e accoglienza

Creare una storia collettiva sull’intercultura e il valore dell’accoglienza; analizzare cosa significa sentirsi nuovi in un gruppo, cambiare scuola o città,  parlare un’altra lingua, essere adottati, migranti, disabili; individuare le caratteristiche di un’altra cultura attraverso la lingua, il cibo, l’abbigliamento, le tradizioni; capire quali sono i comportamenti che accolgono e il valore del rispetto delle differenze; riflettere sui flussi migratori e sulle politiche dei paesi che accolgono/respingono i migranti; riflettere sull’importanza di non escludere nessuno per la propria appartenenza ad un’altra cultura o gruppo sociale, o per la propria disabilità o il proprio status familiare; ragionare sulle differenze e sulle potenzialità di ciascuno; sviluppare strategie di inclusione e sostegno, morale e materiale, coltivare il valore della solidarietà.

Scenario 3 – Ambiente e sviluppo sostenibile

Creare una storia collettiva su un ambiente naturale o su quello artificiale di una città; analizzare le emergenze ambientali e climatiche; conoscere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030; riflettere sulle risorse e motivare al riuso, al riciclaggio dei materiali e alla raccolta differenziata; sviluppare comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente e farsi portavoce con gli altri; organizzare una campagna per il rispetto dell’ambiente; ideare una storia che insegni a comportarsi in modo sostenibile e che suggerisca quali comportamenti evitare.

Scenario 4 – Lingue straniere

Creare una storia collettiva in una lingua straniera; riflettere sulla diversità linguistica, lessicale e sintattica, sui vocaboli già pienamente utilizzati nella vita di tutti i giorni; sfruttare eventuali differenze linguistiche all’interno del gruppo classe (alunni di altre nazionalità) per una riflessione su differenze e affinità; evidenziare aspetti culturali, sociali, alimentari, di abbigliamento, di abitudini di vita di un altro paese; recuperare e realizzare una ricetta di un piatto tipico del paese oggetto dell’attività e raccontare in sequenze la preparazione; riflettere sull’importanza delle differenze come arricchimento personale e collettivo della società; sviluppare strategie di accoglienza verso chi è straniero; ideare una storia ambientata in un paese straniero e collocarla geograficamente.

Scenario 5 – Relazione, affettività, culture di genere

Creare una storia collettiva che abbia per tema le emozioni; analizzare le emozioni personali e riconoscere quelle degli altri; conoscere il valore dell’amicizia e costruire il senso del gruppo classe come comunità che si aiuta e si rispetta; conoscere il valore della relazione interpersonale positiva e il linguaggio che la accompagna; sviluppare strategie di accoglienza nel gruppo; comprendere il valore dell’affetto in famiglia, a scuola o nel gruppo dei pari; distinguere affetto e amore; conoscere la sessualità e la riproduzione; distinguere gli stereotipi legati al genere, imparando a superarli; riflettere sulle discriminazioni legate alla sessualità o al genere.

Scenario 6 – Cittadinanza, vivere in Europa

Creare una storia collettiva in cui si affronta il concetto di città come comunità di cittadini che vivono nello stesso luogo; riconoscere le principali istituzioni del nostro Paese, soffermandosi in particolare su chi vi opera e sui diversi ruoli in base a età o competenze; individuare e riconoscere le figure di riferimento delle istituzioni pubbliche italiane ed europee (scuola, comune, Camera, Senato, Presidenza della Repubblica, Unione Europea…) e i ruoli dei rispettivi responsabili; imparare diritti e doveri della  vita in comune e comprenderne il significato; fare confronti con altre città o nazioni; comprendere che ogni luogo ha una sua lingua e cultura, istituzioni analoghe o differenti rispetto alle nostre; imparare ad esprimersi con i coetanei in una o due delle principali lingue comunitarie, progettando percorsi condivisi, scambi, incontri.

Scenario 7 – Disabilità e inclusione

Creare una storia collettiva che abbia per tema la disabilità, intesa come situazione temporanea (es. un braccio rotto) o permanente; riconoscere le varie disabilità, imparando a rispettarle e comprenderne le difficoltà quotidiane; imparare a immedesimarsi nella persona disabile, provando a svolgere attività quotidiane nei suoi “panni”; analizzare la disabilità come diversa abilità, con i suoi pro e i suoi contro; imparare ad esprimersi verbalmente in modo non offensivo, degradante o umiliante con una persona disabile; sviluppare strategie di inclusione nel gruppo.

Scenario 8 – Linguaggi artistici

Creare una storia collettiva che riguardi arte figurativa, musica o espressione corporea; utilizzare tecniche artistiche per realizzare quadri/scenografie personalizzate; usare la tecnica del fumetto per raccontare le storie; analizzare l’immagine pittorica, fotografica, cinematografica, pubblicitaria e trarne ispirazione; raccontare per mezzo della musica uno stato d’animo; usare la danza o la recitazione per realizzare un breve video o un racconto fotografico.

Scenario 9 – Scienza, tecnologia e comunicazione

Creare una storia collettiva utilizzando le proprie conoscenze in campo scientifico o tecnologico; conoscere i principali oggetti o device elettronici di uso quotidiano, comprendendone la funzione, i rischi e l’utilità; analizzare in modo critico il ruolo della tecnologia di uso quotidiano nella nostra vita, mettendone in evidenza vantaggi e svantaggi; riconoscere i principali eventi di carattere scientifico nella nostra vita e saperli descrivere, anche con l’aiuto di tecniche espressive; comprendere le basi della comunicazione interpersonale e riconoscere gli strumenti che ci permettono di attuarla (es. dalla nostra voce al telefono).

Scenario 10 – Digital citizenship e digital divide

Creare una storia che sensibilizzi gli studenti sul ruolo della tecnologia nelle nostre vite; affrontare il tema della cittadinanza digitale come strumento per interagire con persone a distanza, per esempio studenti di altre scuole; riconoscere l’utilità degli strumenti elettronici che possiamo usare nella nostra quotidianità o per il nostro racconto, dalla fotocamera allo scanner, dal computer alla LIM; comprendere l’importanza di un uso consapevole della tecnologia, del web e dei social network per evitare di abusarne o di usarli in modo compulsivo; riconoscere in se stessi e negli altri l’eccesso di uso della tecnologia e quando può essere sostituita da altri strumenti.

Target: studenti 14-15 anni

Obiettivi educativi:

  • sviluppare competenze relazionali nel lavoro di gruppo
  • fornire il proprio punto di vista
  • collaborare con spirito d’iniziativa
  • costruire un racconto fantastico o realistico sul tema assegnato
  • realizzare il corredo grafico (illustrazioni)
  • realizzare un prototipo/mockup/plastico del racconto
  • condividere i risultati delle attività
  • realizzare un breve video di resoconto
  • raccontare utilizzando la tecnica dello stop-motion (con disegni o plastilina)
  • registrare file audio.

Modalità operativa: lavoro di gruppo; l’intera classe partecipa per creare una storia in sequenze, che verranno costruite in forma di scene elettroniche (slide): una narrazione collettiva. Si conclude il laboratorio realizzando una proiezione/slideshow della storia sulla LIM; si condivide la storia con altre classi/altre scuole, italiane o straniere, utilizzando una piattaforma interna protetta o il sito web della scuola. In alternativa, se si hanno a disposizione dei tablet, si possono prevedere piccoli gruppi che lavorano su storie diverse da cui scegliere i passaggi più significativi per realizzare un racconto finale.

Discipline/ambiti di interesse: tutti

Strumenti: il laboratorio può essere svolto preferibilmente su tablet; la condizione ideale, per il lavoro individuale, è che ci sia un device a testa; nel caso di lavoro in coppia ne basta uno ogni due studenti; per il lavoro di gruppo si può usare la LIM. Può essere molto utile avere a disposizione uno scanner per digitalizzare i disegni e inserirli nella presentazione; in alternativa, anche delle foto scattate con uno smartphone. E’ possibile e interessante prevedere uno spazio virtuale (es. sito web, blog) nel quale raccogliere il materiale prodotto dagli studenti.

Idee di partenza

  1. La/il docente fornisce una sola scena alla classe e indica il tema da affrontare. La scena può rappresentare l’inizio o la fine della storia raccontata, ma può anche essere collocata in un passaggio intermedio della storia da creare.
  2. La/il docente fornisce due scene alla classe e indica il tema da affrontare. Le scene possono rappresentare l’inizio e la fine/l’inizio e un passaggio/un passaggio e la fine della storia e devono essere incluse da tutti all’interno delle storie.
  3. La/il docente fornisce una scena alla classe, scelta dal lavoro di un’altro gruppo, e indica il tema da affrontare.La scena può rappresentare l’inizio/la fine/un passaggio intermedio della storia da creare e deve essere inclusa da tutti all’interno delle storie.
  4. La/il docente fornisce due scene alla classe, prese dal lavoro di un altro gruppo, e indica il tema da affrontare. Le scene possono essere l’inizio e la fine/l’inizio e un passaggio/un passaggio e la fine della storia e devono essere incluse da tutti.
  5. La/il docente non fornisce scene alla classe, ma indica il tema da affrontare
  6. La/il docente fornisce alla classe un’intera storia da continuare, creando un finale successivo al finale originale.
  7. La/il docente fornisce alla classe un’intera storia a cui cambiare completamente il finale
  8. La/il docente fornisce alla classe un’intera storia in cui cambiare il punto di vista, interpretando uno dei personaggi, gestendone le conseguenze sugli altri personaggi e sullo svolgimento complessivo del racconto
  9. La/il docente fornisce alla classe un’intera storia in cui cambiare il tempo/epoca in cui si svolge la narrazione, gestendone le conseguenze su personaggi, ambiente  e svolgimento del racconto
  10. La/il docente fornisce alla classe un’intera storia in cui cambiare il luogo in cui è ambientata, gestendone le conseguenze su personaggi e svolgimento del racconto.

Indicazioni per diverse abilità

La/il docente raccoglierà i contributi degli alunni con DSA o con altre difficoltà specifiche, realizzati graficamente o a voce per mezzo di un microfono, e li trasformerà in didascalie alle immagini o al videoracconto.

 

Gli scenari e gli obiettivi educativi proposti sono stati creati nel laboratorio ISISLab.